Le polveri sottili, o particolato atmosferico (PM, dall’inglese Particulate Matter), rappresentano una delle principali fonti di inquinamento atmosferico con effetti significativi sulla salute umana e sull’ambiente.
Il particolato si suddivide in base al diametro delle particelle, con le principali categorie rappresentate da PM10, PM2.5 e PM1.0. La rilevazione e il monitoraggio di questi dati sono fondamentali per comprendere l’impatto sulla qualità dell’aria e per adottare misure di mitigazione efficaci.
Cosa sono le PM e quali sono le loro differenze?
Le PM sono un insieme di particelle solide e liquide sospese nell’aria, con composizioni chimiche e origini diverse. Si classificano in base alla loro dimensione:
- PM10 (diametro inferiore a 10 µm): include particelle di polvere, polline e altre sostanze di origine naturale e antropica. Sono abbastanza grandi da depositarsi nelle vie respiratorie superiori (naso, gola e trachea), causando irritazioni e infiammazioni.
- PM2.5 (diametro inferiore a 2.5 µm): queste particelle sono molto più fini e pericolose poiché possono penetrare in profondità nei polmoni e nel flusso sanguigno, aumentando il rischio di malattie respiratorie e cardiovascolari.
- PM1.0 (diametro inferiore a 1.0 µm): il particolato ultrafine è il più pericoloso, poiché le sue dimensioni ridottissime gli permettono di raggiungere gli alveoli polmonari e, in alcuni casi, il sistema nervoso centrale, con potenziali effetti neurotossici.
Perché è importante rilevare i parametri sulle PM?
Il monitoraggio del particolato è essenziale per diverse ragioni:
- Impatto sulla salute pubblica
- Le PM possono causare o aggravare patologie respiratorie come asma, bronchiti croniche e BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva).
- Aumentano il rischio di malattie cardiovascolari, ictus e tumori polmonari.
- Le PM1.0 e PM2.5, a causa delle loro dimensioni ridotte, possono superare le barriere biologiche e raggiungere il sistema circolatorio, portando a infiammazioni sistemiche e danni agli organi.
- Effetti ambientali
- Contribuiscono all’inquinamento atmosferico e alla riduzione della visibilità.
- Favoriscono l’acidificazione del suolo e delle acque.
- Possono influenzare i cambiamenti climatici alterando le proprietà delle nuvole e modificando l’equilibrio termico del pianeta.
- Normative e controllo dell’inquinamento
- L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e le normative europee e nazionali impongono limiti alle concentrazioni di PM nell’aria per proteggere la salute pubblica.
- Il monitoraggio permette di individuare le fonti di inquinamento e adottare strategie di riduzione, come il controllo delle emissioni industriali e il miglioramento delle pratiche di mobilità sostenibile.
Le PM e la loro associazione con i gas inquinanti
Le particelle di PM possono avere origine sia naturale (incendi, eruzioni vulcaniche, processi biologici) che antropica (traffico, combustione di carburanti fossili, attività industriali). Quando associate a gas inquinanti come NO₂ (biossido di azoto), SO₂ (biossido di zolfo), CO (monossido di carbonio) e O₃ (ozono), il loro impatto sulla salute e sull’ambiente diventa ancora più significativo. Ad esempio:
- Il biossido di azoto (NO₂) favorisce la formazione di PM secondarie e l’ozono troposferico, peggiorando la qualità dell’aria.
- Il biossido di zolfo (SO₂) contribuisce alla formazione di aerosol solfatici, che aumentano il particolato fine.
- Il monossido di carbonio (CO) può interagire con le PM, potenziandone gli effetti tossici.
- L’ozono (O₃), se combinato con PM, può aggravare patologie respiratorie e ridurre la funzionalità polmonare.
La rilevazione delle polveri sottili è fondamentale per monitorare la qualità dell’aria e proteggere la salute umana e l’ambiente.
La correlazione tra PM e gas inquinanti evidenzia la necessità di un monitoraggio ambientale integrato, capace di fornire dati accurati e utili per le politiche di controllo dell’inquinamento. Investire in tecnologie avanzate per il monitoraggio e ridurre le emissioni è essenziale per garantire un’aria più pulita e un futuro più sostenibile.